I notai esistono in quasi tutte le nazioni del mondo. Il loro ruolo nei singoli Stati varia a seconda dei singoli ordinamenti ma è senz’altro possibile fare una bipartizione di massima tra i Notai di Stati con ordinamento di CommonLaw e notai di Stati con ordinamento di CivilLaw.
I Notai di paesi di CommonLaw (paesi anglosassoni) hanno mere funzioni certificative, ovvero il loro compito è limitato alla verifica dell’identità della persona che sottoscrive un documento. La redazione dell’atto giuridico è invece opera di avvocati che operano in campo stragiudiziale, specialisti a seconda dei casi in diritto immobiliare, in diritto familiare, in diritto successorio o in diritto societario; pertanto nei paesi anglosassoni il cliente a fronte dei costi notarili modesti deve pagare l’onorario del professionista che l’assiste redigendo l’atto (e la cui competenza e preparazione varia notevolmente a seconda della scelta del cliente). Detti ordinamenti richiedono pertanto l’assistenza di professionisti di parte non sottoposti ad alcun controllo dello Stato o di altri Enti pubblici con conseguente aumento dei costi e con possibile rischio di disparità tra le parti poichè non sempre il cittadino può permettersi un’assistenza giuridica adeguata.
I Notai di paesi di (cosiddetto notariato latino), cui appartengono i Notai italiani sono decisamente più diffusi nel mondo in quanto sono previsti in tutti gli ordinamenti che derivano dal diritto privato romano e quindi non solo in paesi di lingue neo latine (Spagna, Portogallo, Francia, Belgio e loro ex colonie) ma anche nei paesi germanici o dell’Europa dell’Est (Germania, Austria e Olanda, Grecia e paesi slavi).
Lo stesso Parlamento europeo, con una risoluzione in data 18 gennaio 1994 ha evidenziato come il sistema di notariato latino al di là delle differenze nazionali sia caratterizzato “da una serie di elementi praticamente comuni, i principali dei quali sono sintetizzabili come segue: delega parziale della sovranità da parte dello Stato affinchè possa essere assicurato il servizio pubblico dell’autenticazione delle convenzioni e della prova; attività indipendente esercitata nel quadro di una carica pubblica sotto forma di libera professione (ad eccezione del Portogallo e del Land BadenWuerttemberg, nonché del sistema del tutto particolare del Regno Unito) ma soggetto al controllo dello Stato – o dell’organo statutario che le pubbliche autorità hanno incaricato di tale compito – per quanto attiene all’osservanza delle prescrizioni dell’atto notarile, alla tariffazione regolamentata e imposta nell’interesse dei clienti, all’accesso alla professione o all’organizzazione della medesima; funzioni preventive rispetto a quella del giudice, con eliminazione o riduzione dei rischi di controversie; ruolo di consulenza imparziale”.
Da quanto sopra risulta evidente che l’ordinamento latino assicura che gli atti giuridici essenziali per un privato (acquisto della casa, mutuo, testamento, convenzione matrimoniali ecc.) o per un’impresa (atto costitutivo di società, sue modifiche, cessioni di partecipazioni, acquisto di aziende ecc.) siano redatti da un professionista di cui lo Stato accerta e garantisce la preparazione e correttezza attraverso severi controlli sia nell’accesso nella professione sia nel suo svolgimento (basti pensare che in Italia tutti i Notai sono soggetti al controllo dell’archivio notarile il quale controlla la legittimità sia formale che sostanziale di tutti gli atti redatti dal Notaio nel biennio). Occorre infatti ricordare che il Notaio risponde personalmente sia verso i clienti sia verso lo stato della validità ed efficacia dell’atto con sanzioni pecuniarie e disciplinari che si possono spingere, nei casi più gravi, fino alla sospensione o alla destituzione. Quanto al profilo patrimoniale, sarà opportuno osservare anche che la tutela del cliente è garantita da una assicurazione che ciascun Notaio necessariamente sottoscrive (il Notariato è la prima categoria professionale in Italia ad avere dotato i suoi componenti di assicurazione obbligatoria).